L’équipe liturgica, composta da Suor Eliene da Conceição Lima e Suor Denise Mezacasa, ci ha invitato a iniziare la nostra giornata pregando per la fedeltà al Carisma della Congregazione, che manifesta al mondo l’amore di Cristo, accogliendo, assistendo ed educando i bambini e i giovani poveri, emarginati o in condizioni di pericolo, secondo le necessità e le circostanze dei tempi e dei luoghi, ai sensi dell’articolo 79 delle Costituzioni.
La Messa è stata celebrata da Fr. Alfredo, relatore del Capitolo Generale. Nell’omelia, basata sul Vangelo del giorno, ha detto: “Non si tratta di essere grano o di essere zizzania. Ma che il grano cresca più della zizzania, perché siamo tutti grano e zizzania”. La grande sfida è far diminuire la zizzania e far crescere il grano. Il profeta Geremia ci aiuta a coltivare il grano, dicendo che dobbiamo migliorare la nostra condotta. Se sapremo coltivare il grano, entreremo insieme nella casa del Signore e svolgeremo la nostra missione, rendendo la casa del Signore più amabile.
Alle 17:30 abbiamo celebrato la Messa in suffragio dell’anima di Sr. Giulia. Ci hanno raggiunto le comunità vicine. Padre Alfredo ha motivato le suore a condividere le esperienze che hanno avuto vivendo con suor Giulia. Bellissime testimonianze sono state tessute dai presenti, che hanno espresso la loro gratitudine e il loro affetto per la nostra sorella.
Abbiamo iniziato la sessione capitolare con la lettura di alcuni messaggi e poi siamo passati alla lettura del Verbale di ieri, che è stato letto da suor Luciane Francisco. Il verbale è stato approvato all’unanimità, dopo piccole correzioni.
Poi, Sr. Maria José Barbosa dos Santos ci ha dato la triste notizia della morte della nostra cara Suor Giulia Siboni. Qualche giorno fa siamo andati a trovarla prima dell’inizio del Capitolo, e anche se era già in cattive condizioni di salute, ci ha accolto con un bel sorriso. Dopo aver pregato il Salmo 129 in suo suffragio, abbiamo ripreso il nostro lavoro.
Padre Alfredo ha preso la parola e ha iniziato ad affrontare il tema: EVANGELIZZAZIONE. Ha fatto una retrospettiva dell’evangelizzazione, evidenziando la nascita delle congregazioni religiose, sottolineando il contesto sociale in cui sono nate le Suore Benedettine della Divina Provvidenza. Questa congregazione, come molte altre del XIX secolo, è conosciuta nella storia come congregazione sociale. Queste istituzioni rafforzarono la Dottrina sociale della Chiesa.
Poi, ha fatto un riassunto della Modernità, basata sulla ragione, la scienza, la tecnologia, il progresso e la democrazia, che ha avuto un grande impatto sulla vita degli esseri umani. E poi ci ha spiegato che dall’anno 1970 in poi è iniziato un tempo di transizione paradigmatica, un tempo di irrazionalità e di incredulità. Siamo quindi una generazione di transizione in cui i giovani sono quelli che soffrono di più, in questo cosiddetto “mondo liquido”.
L’unico punto solido in questa società liquida è Papa Francesco, dice padre Alfredo. Questa insicurezza riguarda tutte le istituzioni, non ci sono riferimenti e, quindi, ogni persona diventa il proprio punto di riferimento. Questo porta all’autoreferenzialismo e all’individualismo esacerbato, da cui nemmeno la Vita Religiosa si salva.
Il passaggio paradigmatico ha causato una grande frammentazione all’interno della Chiesa cattolica, e lo stesso accade nelle Congregazioni, per cui è necessario un tempo di “rifondazione, ricreazione, ristrutturazione…”. In mezzo alle tenebre, l’unica Istituzione che cerca la luce è la Vita Religiosa.
Per la Vita Religiosa Consacrata, per non cadere nelle astrazioni, ci sono due fonti: il Vangelo e il Carisma. È necessario tornare alle fonti! Questo significa tornare a Gesù che al centro del suo messaggio era il Regno di Dio e dei poveri.
Tornare a Gesù, per la Vita Religiosa Consacrata significa andare alla Scuola di Nazareth, alle Pratiche di Gesù, alla Pedagogia di Gesù. In altre parole, si tratta di andare ai confini, dove nessuno vuole andare; nelle parole di Papa Francesco “una Chiesa in uscita”.
Alle 13:00, con l’emozione e la gratitudine nel cuore, abbiamo ricevuto il corpo di Sr. Giulia nella Cappella dell’Istituto Sacra Famiglia e insieme abbiamo pregato il rosario. In serata, i membri del Capitolo si alterneranno per la veglia.
A metà pomeriggio si è proseguito con il tema presentato da p. Alfredo, ma questa volta facendo un lavoro di gruppo, che è stato poi condiviso nell’Aula Capitolare.
Dopo cena, ci siamo ritrovati in Sala Capitolare per ascoltare il parere della terna esaminatrice sulla Relazione Economica e Patrimoniale, che è stato positivo e con alcune raccomandazioni.
Omaggio a Suor Giulia
Come una fiamma che si spegne perché ha già dato tutta la sua luce, senza riserve, senza negare nulla o misurare quanto si dà… Così, questa mattina, si è spenta la luce della nostra cara Sr. Giulia.
Lei se n’è andata con un sorriso radioso sul volto e la dolce “Santa Maria” sulle labbra, è partita con la missione compiuta e ci lascia la testimonianza profetica di una vita consumata nel servizio generoso, attraverso il suo cuore che ha accolto, le sue braccia che l’hanno assistita, e tutto il suo essere che ha educato come una madre che educa i suoi figli.
Si era messa in cammino per unirsi a Gesù, che amava profondamente, e alle fondatrici, di cui era figlia fedelissima. Ma rimane nel nostro cuore, nella nostra mente come un esempio che ci incoraggia a seguire il nostro pellegrinaggio!
Ci incontreremo di nuovo suor Sr. Giulia! Arrivederci! Le tue sorelle capitolari!
Nova Veneza / Brasile, 27 luglio 2024
Team di Comunicazione